Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche "Togo Rosati"
Introduzione
Un "Transformative Journal" è un periodico scientifico che ha attivamente intrapreso un processo di adeguamento alle disposizioni di
Plan S.
Ciò comporta un incremento dei contenuti Open pubblicati nelle riviste scientifiche e l'introduzione di accorgimenti in grado di compensare la coesistenza di una remunerazione derivata dall'abbonamento (subscription) e dal pagamento da parte dell'Autore dei costi di elaborazione editoriale o
Article Processing Charge.
evitando il cosiddetto "
Double Dipping" o doppio pagamento.
Si tratta di una ingiusta remunerazione degli Editori che, per consuetudine, lucrano somme effettivamente non dovute sul piano della copertura dei costi.
La effettiva evoluzione verso un modello editoriale più aperto, fondamentalmente derivante dai principi del free software di
Richard Stallman (1986l), è un fatto atteso da tempo. Le motivazioni sono basate sulla forte dinamica scientifica cui stiamo assistendo.
L'attuale situazione frena una effettiva condivisione della letteratura nelle diverse comunità scientifiche, penalizzando gli Autori di lavori che non possono adire alla
Gold Road per le proprie pubblicazioni.
Non è cosa da poco conto o di principio. Si consideri che PLOS già del 2006 stimava che gli articoli ad accesso aperto vengono consultati in media 4 volte più e citati 1,6 volte in più di quelli diffusi per abbonamento. Una maggiore apertura adottando diffusamente il modello Open Access, avrebbe quindi un forte riflesso sugli indici scientometrici (primi fra tutti
IF e
h-Index) che descrivono il valore scientifico di un'opera (istituzione) e decidono la carriera dei ricercatori che l'hanno scritta.
Modello di business mutante
I Trasformative Journal sono diversi dalle
riviste "ibride" nel senso che si impegnano in modo esplicito a passare all'Open Access, evidenziano gli indicatori chiave di performance anno dopo anno e seguono politiche appropriate per evitare doppi pagamenti.
Sulla questione del vantato mantenimento del copyright da parte dell'Autore, da più parti posto in rilievo, sarebbe forse da fare un approfondimento. Apparentemente nel contratto di edizione viene utilizzata una
Licenza CC BY, che consente il massimo riutilizzo dei contenuti in questione. Bisognerebbe verificare la questione più specificamente.
Spesso si confonde fra libero accesso e libera utilizzazione; quindi non solo leggere e citare, ma anche ristampare e distribuire del materiale pubblicato. Su questa auspicabile apertura sarebbe necessario un approfondimento.
È chiaro che questa trasformazione è fortemente auspicabile e nell'interesse della comunicazione scientifica. Particolarmente in ambito biomedico e ingegneristico. Se adotatta avrà l'effetto di incrementare la visibilità ed impatto degli articoli aumentando la diffusione dei risultati degli studi pubblicati, consentendo anche una migliore applicazione di metriche e confronti citazionali.
Transformative Agreements
Tutto ciò avviene grazie ai cosiddetti
Transformative Agreements, come nel caso dell'accordo negoziato tra Wiley e Jisc Collections grazie al quale il 100% degli articoli scritti nel Regno Unito (pubblicati sulle riviste Wiley) saranno resi Open Access entro il 2022.
Lo stesso è accaduto in Svezia fra Consorzio Bibsam ed Elsevier. L'accordo, valido dal 1 ° gennaio 2020, consente l'accesso in Open Access a oltre 2000 riviste Elsevier a ricercatori e studenti.
Si tratta di un campo di studio e sperimentazione in materia contrattuale in rapida evoluzione con posizioni che non tendono ad irrigidirsi in modo preconcetto, come era lecito aspettarsi.
Si rileva come punto interessante che, in linea con i principi di elasticità del Piano S, si incoraggiano le riviste ad offrire deroghe.
Se il ricercatore non fosse in grado di finanziare la sua quota di fees per la pubblicazione, l'editore deve consentire la conservazione del copyright, rendere possibile l'autoarchiviazione su repository senza embargo e concedere una licenza aperta (CC-BY), in linea con i requisiti di Plan S.
Forse tali accordi, consentiranno effettivamente di finanziare in tempi brevissimi l'Open Acess. Ma la partita è ancora del tutto aperta. Siamo di fronte ad una trattativa storica i cui esiti sono difficile da immaginare.
Bibliografia