Biblioteca Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 108, Giugno 2018 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581
Documento reperibile all'indirizzo: http://spvet.it/indice-spv.html#684
Criteri per la valutazione del rischio da puntura e taglio nel settore sanitario
Criteria for the evaluation of puncture and cutting risk in the health sector
Bianca Rosa Vitelli1, Silvia Sini2, Maria Elena Saezza1, Federico Cenci2, Silvano Severini1
1 Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche, "Togo Rosati", Perugia.
2LUSIOS srl Perugia.
Abstract. The employer, within the expected obligations of the D.Lgs. 81/2008, must assess the risk of cutting and puncture injuries. In this paper are described the criteria used to evaluated the risks of cutting and puncture injuries at the workplace
Riassunto. Uno degli obblighi del datore di lavoro previsti dal D.Lgs. 81/2008 è quello di valutare il rischio dovuto all'utilizzo di dispositivi che possono tagliare o pungere. In questo lavoro sono descritti i criteri utilizzati per la valutazione dei rischi di ferite da taglio e punta presenti sul luogo di lavoro
Introduzione
Il datore di lavoro, nell'ambito degli obblighi di cui al D. Lgs. n. 81/2008, è tenuto ad effettuare la valutazione del rischio derivante da ferite da taglio e punta nel settore sanitario.
L'attività dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche (IZSUM) prevede l'uso di dispositivi che possono tagliare o pungere. Tali operazioni comportano una possibile esposizione ad agenti biologici responsabili di patologie, dovuta ad accidentali lesioni provocate dalla manipolazione di dispositivi quali aghi, siringhe e/o utensili da taglio (forbici, bisturi, coltelli, ecc.).
Per questi motivi è opportuno prendere in esame tali fattori di rischio.
Scopo del presente lavoro è, quindi, quello di descrivere i criteri utilizzati per la valutazione dei rischi di ferite da taglio e punta presenti sul luogo di lavoro.
Materiali e metodi
Sebbene la normativa non individui veri e propri criteri per la stima del rischio di ferite da taglio e punta, vengono prese in considerazione le seguenti 4 classi di rischio, dipendenti dalla frequenza di esposizione della mansione al rischio:
Table 1. Risk of cutting and spike injuries
Le informazioni utilizzate per effettuare la valutazione del rischio sono state raccolte durante attività di sopralluogo diretto, per mezzo di contatti telefonici o tramite scambio di file con il personale aziendale.
L'indagine è stata svolta nel periodo maggio-novembre 2017.
L'analisi effettuata è stata condotta utilizzando il metodo basato sulla suddivisione in mansioni, determinate in base all'effettiva tipologia di attività svolta da ogni addetto, secondo quanto definito nel Documento di Valutazione del Rischio (DVR) aziendale.
Una volta aver determinato le mansioni che comportano l'esposizione del lavoratore a rischio da puntura e taglio, si è proceduto con l'analisi della tipologia di lavorazione, per definire i tempi impiegati da ogni addetto per lo svolgimento della specifica attività.
Le informazioni per la definizione dei suddetti tempi sono state fornite direttamente dal personale coinvolto o del suo responsabile.
Tale valutazione prende in considerazione solo quelle mansioni per le quali si è individuata una problematica di rischio da puntura e taglio.
Risultati e discussioni
Stabiliti i criteri, sono stati ricavati i livelli di rischio per ogni mansione considerata. Tali livelli variano da un rischio molto basso (R1) ad un rischio elevato (R4).
All'esito della valutazione sono state individuate le Misure generali di tutela e le Misure di prevenzione specifiche.
Misure generali di tutela
In via generale il datore di lavoro ha l'obbligo di:
- assicurare che il personale sanitario sia adeguatamente formato per operare in condizioni di sicurezza tali da evitare il rischio di ferite ed infezioni provocate da dispositivi medici taglienti;
- assicurare che il personale sanitario sia dotato di risorse idonee per operare in condizioni di sicurezza tali da evitare il rischio di ferite ed infezioni provocate da dispositivi medici taglienti;
- ridurre al massimo e, ove possibile, eliminare il rischio di ferite ed infezioni attraverso l'elaborazione di una politica globale di prevenzione che tenga conto delle tecnologie più avanzate, dell'organizzazione e delle condizioni di lavoro, dei fattori psicosociali legati all'esercizio della professione e dell'influenza esercitata sui lavoratori dall'ambiente di lavoro;
- creare le condizioni tali da favorire la partecipazione attiva dei lavoratori e dei loro rappresentanti all'elaborazione delle politiche globali di prevenzione;
- non supporre mai inesistente un rischio, applicando nell'adozione delle misure di prevenzione un ordine di priorità rispondente ai principi generali dell'articolo 6 della direttiva 89/391/CEE e degli articoli 3, 5 e 6 della direttiva 2000/54/CE, al fine di eliminare e prevenire i rischi e creare un ambiente di lavoro sicuro, instaurando un'appropriata collaborazione con i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
- assicurare adeguate misure di sensibilizzazione attraverso un'azione comune di coinvolgimento dei lavoratori e loro rappresentanti;
- pianificare ed attuare iniziative di prevenzione, sensibilizzazione, informazione e formazione e monitoraggio per valutare il grado di incidenza delle ferite da taglio o da punta nei luoghi di lavoro interessati;
- promuovere la segnalazione degli infortuni, al fine di evidenziare le cause sistemiche.
Misure di prevenzione specifiche
Si individuano le seguenti misure di sicurezza specifiche, finalizzate alla minimizzazione del rischio di ferite da taglio e da punta e conseguente potenziale infezione.
- Divieto assoluto di impiego dei dispositivi medici taglienti al personale interno e/o esterno non appositamente incaricato e formato.
- Adozione di dispositivi medici taglienti dotati di meccanismi di protezione e di sicurezza.
- Divieto assoluto della pratica del reincappucciamento manuale degli aghi in assenza di dispositivi di protezione e sicurezza per le punture.
- Attuazione di una procedura operativa che garantisca, in tutti i casi, l'impiego in sicurezza dei dispositivi medici taglienti al fine di massimizzare le tutele dal rischio e, ove possibile, la sostituzione di dispositivi medici pericolosi con altri meno pericolosi.
- Procedura per l'adeguato smaltimento dei rifiuti di natura sanitaria mediante l'utilizzo di appositi contenitori facilmente riconoscibili e posizionati quanto più vicino possibile ai luoghi di utilizzo.
- Esame e revisione periodica delle procedure di lavoro specifiche.
- Predisposizione di contenitori appositamente etichettati, in materiale duro (non soggetto a tagli e/o perforazioni) posti in corrispondenza di tutti i locali ove è previsto l'utilizzo di aghi o strumenti di taglio.
- Formazione, informazione specifica dei lavoratori. Sensibilizzazione di tutti gli addetti per mezzo della diffusione di apposito materiale informativo.
- Sorveglianza sanitaria. Valutazione periodica dell'adeguatezza circa l'immunizzazione derivante da vaccinazioni specifiche.
- Registrazione degli eventi di possibile maggiore esposizione (puntura - taglio) e comunicazione immediata al medico competente al fine di individuare appositi provvedimenti di tutela.
- Adozione di specifici DPI durante le lavorazioni a rischio (guanti EN374-2/3).
- Adozione della segnaletica specifica di rischio in corrispondenza dei luoghi a maggior esposizione.
Periodicità di valutazione
La valutazione del rischio di ferite da taglio e punta nel settore sanitario deve essere aggiornata senza ritardo se vi sono significativi mutamenti ai fini della sicurezza e della salute dei lavoratori.
Bibliografia
DIRETTIVA 2010/32/UE che attua l'accordo quadro, concluso da HOSPEEM e FSESP, in materia di prevenzione delle ferite da taglio o da punta nel settore ospedaliero e sanitario.
D.Lgs n. 81/2008 e s.m.i.
D.Lgs n. 19/2014
Vitelli et al, 2018 - Criteri per la valutazione del rischio da puntura e taglio nel settore sanitario (SPVet.it 108/2018)